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    INTERESSANTI NOVITA SULLA STORIA DI GRADARA
Testo ed immagini tratti da:
"Gradara nella storia, nell'arte e nel turismo."
edito da PAMAGRAPHICOLOR Autore: Delio Bischi


Durante questi anni sono accaduti importanti avvenimenti nella Storia della Rocca tali da giustificare l'aggiornamento del testo e delle illustrazioni.
Con la morte della vedova Zanvettori, avvenuta il 19/5/1983, il Ministero dei Beni Culturali è entrato nella piena disponibilità del grandioso monumento e ciò ha permesso una migliore fruizione attraverso il prolungamento del giro di visita tale da comprendere anche quello che fu l'appartamento privato, certo con le migliori stanze. Anche l'orario per la visita è stato esteso.
Dal 1978 ad oggi, la ricerca d'archivio sulla storia della rocca è stata approfondita ed estesa in occasione del Convegno Gradara e i Malatesta tenutosi il 10-11 Settembre 1983 e del Convegno di Lucca su Le fortezze cittadine svoltosi nei giorni 27-28-29 Ottobre dello stesso anno. L'ammissione a visionare l'archivio privato della rocca ha portato a reperire nuove fonti, ma una "scoperta" ancor più importante è avvenuta grazie ad una biblioteca pubblica, quella del comune di Forlì (fondo Pianca Stelli), dove giacevano, ignorati, ben ventun fedeli disegni in bianco e nero eseguiti dal 1840 dal faentino Romolo Liverani (1809-1872). Tre di questi schizzi, integrati con altri documenti e relazioni, hanno permesso la conoscenza del quarto portico del cortile della rocca di cui nemmeno si era mai sospettata la passata esistenza.
Questa testimonianza ha pure chiarito sulla non sempre continuità fra il maschio e il salone, uniti un tempo, per ragioni di difesa, solo da un ponte levatoio.
Altra "curiosità" riguarda la divisione del salone operata nella prima metà del 1700 dal Cardinale Annibale Albani, enfiteuta della rocca, e collocamento nella cappella privata della terracotta robbiana, certamente l'opera d'arte più insigne di Gradara.
Se del quarto portico nel cortile d'onore della Rocca conosciamo di certo della sua passata esistenza (Liverani) e la data di demolizione (1840) nulla sappiamo né del committente né delle ragioni che hanno motivato tale aggiunta. Si ipotizza che detto manufatto sia stato costruito dai Cardinali Annibale e Alessandro Albani durante i primi anni della loro investitura ad enfiteuti della Rocca (1728-1756). La ragione fu quella di ricavare un altro appartamento dal sopra-portico, sullo stesso piano dell'altro, ottenuto dividendo il salone di Sigismondo cosicché i due eminenti fratelli, non completamente autonomi nei loro movimenti, si crearono la possibilità di un reciproco aiuto, usufruendo pure della stessa cappella, dove di certo trasportarono la terracotta robbiana, posta cosi all'angolo delle loro due abitazioni.